Quanto incassare per guadagnare 1500€ netti: 3 esempi pratici in regime forfettario
Stefano Melli
Tra i dubbi che più preoccupano chi vuole aprire partita iva, c’è sicuramente la questione guadagno netto – guadagno lordo.
In passato abbiamo già spiegato tutte le variabili che determinano la differenza tra i due “guadagni”, ora vediamo degli esempi pratici in diverse categorie professionali, rispondendo alla domanda “quanto devo incassare per poter guadagnare 1500€?”
Consideriamo il caso di forfettari che svolgono diverse mansioni, come un web designer, un agente immobiliare e un parrucchiere.
Come mai tre categorie di lavoro differenti?
Per calcolare l’incasso netto dobbiamo togliere le tasse, ma non tutto il fatturato è soggetto a tassazione. Il reddito imponibile infatti si calcola, generalmente, sottraendo i costi dell’attività al fatturato generato. Nel Regime Forfettario, invece, il reddito imponibile si ricava con l’applicazione del coefficiente di redditività, ossia una percentuale del fatturato che sulla quale verranno calcolate le tasse. Arbitrariamente dunque viene attribuita a ciascuna professione una percentuale forfait che rappresenta i costi della singola attività. Il coefficiente di reddività non è il medesimo per tutti i tipi di attività, ma varia in base al Codice ATECO di riferimento.
Se vuoi approfondire cosa sia il tasso di redditività, ti consigliamo di leggere questo articolo
Come calcolare il guadagno netto a partire dal guadagno lordo
La percentuale totale di tasse e contributi si può ottenere moltiplicando l’imposta delle tasse e la percentuale di contributi per il coefficiente di redditività. Come già detto, questo varia in funzione del codice ateco assegnato alla categoria professionale. Consideriamo quindi le tre categorie elencate in precedenza:
Web Designer:
- Codice ateco: 74.10.21
- Percentuale imposte: 5%
- Coefficiente di redditività: 78%
- Gestione contributiva: INPS (Gestione separata): 26,23%
Quindi, si calcola il guadagno netto attraverso la seguente formula:
(percentuale imposte x coefficiente di redditività) + (contributi x coefficiente di redditività)
(5% x 78%) + (26,23% x 78%) = 24,35%
Otteniamo così la percentuale di guadagno che dovremo versare tra tasse e contributi. Sottraendo questa percentuale al guadagno lordo, otterremo il guadagno netto.
Guadagno lordo – percentuale calcolata = guadagno netto.
100% – 24,35% = 76, 65%
La nostra indagine tuttavia voleva arrivare a una risposta chiara: quanto bisogna guadagnare per avere 1500€ netti. Quindi ora basterà impostare una proporzione:
- la cifra che vogliamo guadagnare (1500€)
- sta alla percentuale di guadagno netto (76, 65%)
- come il guadagno lordo (X)
- sta al 100% del guadagno
1500€ : 76,65% = X : 100%
X = (1500 x 100) / 76,65
X = 1983€
Sappiamo quindi che per un web designer forfettario con tassazione al 5% serviranno 1983€ per guadagnare 1500€ netti.
Se il nostro web designer avesse avuto la tassazione al 15%, allora gli sarebbero serviti 2210€ lordi, in quanto la variabile da sottrarre al 100% di guadagno lordo sarebbe passata dal 24,35% al 32,15%.
Agente immobiliare
- Codice ateco: 68.31.00
- Percentuale imposte: 5%
- Coefficiente di redditività: 86%
- Gestione contributiva: INPS (Gestione separata)
In questo caso dovremo sostituire il coefficiente di redditività del web designer (78%) a quello del codice ateco dell’agente immobiliare (86%). Quindi per calcolare la variabile percentuale che da sottrarre al guadagno lordo, avremo la seguente espressione:
(5% x 86%) + (26,23% x 86%) = 26,85%
Quindi basterà sottrarre il risultato a 100% per avere la percentuale di guadagno netto
100% – 26,85% = 73,15%
e ripetere la proporzione
1500€ : 73,15% = X : 100%
X = 2050€
La differenza tra il guadagno lordo di un web designer e quello di un agente immobiliare che vogliono mettere in tasca 1500€ netti, è pari a 67€ di incasso lordo.
Parrucchieri
Consideriamo ora il caso di una parrucchiera, sempre in regime forfettario, che vuole sapere quando deve incassare per avere un guadagno netto di 1500€. Qui il discorso cambia sensibilmente, in quanto la parrucchiera non sarà iscritta alla gestione separata INPS, ma alla gestione artigiani INPS. Anche in questo caso i contributi sono proporzionali al reddito (24% nel caso dei forfettari), ma esiste un minimo di guadagno previsto pari a 17.504€. Questo vuol dire che in ogni caso, che si fatturi o meno, le tasse hanno un punto di partenza da tenere in considerazione.
Consideriamo gli stessi punti precedenti:
- Codice ateco: 96.02.01
- Percentuale imposte: 5%
- Coefficiente di redditività: 67%
- Gestione contributiva: INPS (Gestione artigiani): 24%
Impostando la solita espressione, troviamo la variabile percentuale da sottrarre all’incasso:
(5% x 67%) + (24% x 67%) = 19,43%
100% – 19,43% = 80,57
Quindi, si procediamo con la la formula vista nei due casi precedenti:
1500€ : 80,57% = X : 100%
X = 1861,73€
Alla nostra parrucchiera, quindi, basteranno 1861,73€ lordi per guadagnare 1500€ netti. Tuttavia, c’è da considerare che il versamento dei contributi di un artigiano ha delle scadenze fisse e un minimo di versamento, quindi se il fatturato è più basso di 17.504€ l’anno, questa “convenienza” viene a mancare.

Che casino!
Beh si, nessuno ha mai detto che era una cosa semplice. La cosa fondamentale da avere a mente è che tutto dipende dal coefficiente di redditività, che varia in funzione della professione in quanto, allo stesso modo, varia la previsione di spesa dedicata al lavoro. Il web designer ha costi legati alle licenze dei software e agli strumenti, che cambia una tantum. La parrucchiera, al contrario, ha molti più costi legati ai prodotti e, nel caso, a uno spazio fisico dove poter esercitare.
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