Obbligo fattura elettronica: esenzioni 2023
Stefano Melli
Da luglio 2022 è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica anche per le partite iva in regime forfettario. Quanto appena detto tuttavia non è preciso: non sono proprio tutte le partite iva a dover confrontarsi con il sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, ma solamente coloro che nel 2021 hanno superato il fatturato di 25mila euro. Questa condizione ha generato qualche dubbio in alcuni professionisti: “se nel 2021 non ho superato questa cifra, ma nel 2022 sì, nel 2023 che devo fare?”
Un piccolo passo indietro: cosa si intende quando si parla di fatturazione elettronica? Per fatturazione elettronica si intende la compilazione, l’invio e la conservazione di una fattura digitale tramite software. Queste fatture non arrivano direttamente al cliente, ma sono inviate al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, strumento atto a recapitare i documenti nei cassetti fiscali corretti. In questo modo tutto viene tracciato semplicemente e correttamente, senza l’obbligo da parte dei contribuenti di conservare le fatture fisicamente. Ci sono altri benefit: il bollo virtuale è diventato un click da fare in fase di compilazione, si possono salvare le anagrafiche dei clienti per accelerare la creazione del documento, si possono salvare prodotti e servizi e selezionarli in funzione delle fatture. In sostanza, meno tempo e più semplicità.
Non tutti i professionisti hanno accolto questo obbligo con positività, probabilmente perché non avendone esperienza sono rimasti spaventati davanti alle interfacce dei software. Per questo noi di FatturaElettronica APP abbiamo dedicato davvero molta attenzione nell’offrire un’esperienza di utilizzo davvero semplice e friendly. Questo è uno dei motivi per cui i nostri utenti ci premiano su TrustPilot con un punteggio di 4,9/5.

Obbligo fattura elettronica: chi è esente
Come anticipato, il fattore determinante per questa risposta è il fatturato 2021. Se in quell’anno si è superata la soglia dei 25mila euro, allora dal luglio scorso è diventato necessario il passaggio al sistema digitale. Nel caso in cui nel 2021 si è stati più bassi, ma nel 2022 si è andati oltre i 25mila euro, fa comunque fede il fatturato 2021. Importante precisare che questi casi fanno riferimento alle partite iva in regime forfettario, tutti gli altri professionisti sono già tenuti ad emettere fatture elettroniche.
Un dato interessante tra quelli registrati è il passaggio a fattura elettronica di coloro che non erano obbligati, in quanto non hanno superato la soglia stabilita di fatturato. Probabilmente si è preferito cogliere l’occasione per anticipare i tempi, dato che dal 2024 il sistema digitale di fatturazione sarà obbligatorio per tutti.
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[…] di fatturazione elettronica, già in essere per una buona parte delle partite iva, sarà esteso a quella categoria di forfettari esclusa a luglio 2022. Tuttavia, esistono dei professionisti che rimangono esenti da quest’obbligo: questa volta il […]