SPA, SRL, SRLS: cosa cambia tra i tipi di società

Stefano Melli
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Tra le frasi più comuni che ricorrono ad aperitivo in corso c’è la seguente: “ Ho un’idea, facciamo il business!”. Per fortuna la burocrazia per avviare una società non è così veloce e i wannabe imprenditori hanno tempo di smaltire gli spritz e rendersi conto che è necessario conoscere bene i diversi tipi di società e sapere, ad esempio, cosa cambia tra SPA, SRL e SRLS. 

Basta un euro!” 
Semicit.

In realtà esistono tantissimi tipi di società, così da dare la giusta forma alle diverse realtà imprenditoriali. Esistono quelle a fine commerciale e a fine non commerciale (come nel caso delle attività agricole, ad esempio), oppure pensate per soci appartenenti alla stessa famiglia. Considerare le SPA, SRL e SRLS però ci permette di parlare delle più frequenti e, soprattutto, di suddividere le imprese tra grandi, medio-piccole e piccole.

Ma quindi basta un euro o no? Per 5 goleador sì (i più esperti soffriranno in memoria delle 10 goleador). Per avviare un’attività, anche semplificata, ne servono molti di più.

SRL: il baricentro delle diverse società

Per SRL si intende Società a Responsabilità Limitata. La questione della responsabilità è condivisa con le SRLS e le SPA, forme societarie in cui è la società stessa a rispondere di eventuali debiti oltre ad avere una propria personalità giuridica. I soci quindi non risponderanno con il loro patrimonio personale, ma nei limiti di quanto conferito, quindi di quanto si è già investito nell’azienda.

La Società a Responsabilità Limitata è la forma più agile tra le tre prese in considerazione, specialmente dal 2013. Infatti ad oggi è possibile aprire una SRL con solamente 1€ di capitale sociale – no, non cercate refusi, è tutto vero – grazie al Decreto Legge n° 76 del 2013. In ogni caso, non basta 1€ per aprire una SRL (spoiler: nemmeno una SRLS).

Oltre al capitale sociale, infatti, bisognerà rispettare l’onorario del Notaio e versare le imposte iniziali, pari a 700€ circa. In merito al Notaio, invece, il costo varia in funzione del professionista che si sceglie per dare forma all’attività. In media, possiamo considerare una spesa di 1500€ per l’atto notarile nel suo complesso.

Ovviamente i costi non finiscono qua: senza elencarle tutte, è da tenere a mente circa 3000€ di costi di gestione ogni anno, più ovviamente i costi legati al lavoro e le tasse da versare.

Le SRL si rivolgono in definitiva ad aziende di medie dimensioni e a start-up (specialmente grazie al nuovo decreto) grazie alla flessibilità nell’apertura e nella gestione. Bastano circa 72 ore per aprirla e un mese per essere registrati presso il registro dell’agenzia delle entrate. Se la società è composta da più persone, allora il capitale sociale può essere versato solamente in parte in fase di apertura ed essere suddiviso tra capitale economico, beni e servizi. Quando invece la SRL è unipersonale, tutto il capitale sociale deve essere versato in liquidità.

SRLS: la società semplificata (ma solo inizialmente)

Più semplice? Inizialmente sì, ma solo inizialmente. Per aprire una SRLS non si devono versare le spese notarili e le imposte iniziali sono inferiori a 400€. Detto questo, tutte le spese successive sono esattamente le stesse di una SRL. A differenza della sua sorella maggiore, la SRLS ha un tetto massimo di capitale sociale pari a 9999€, oltre il quale sarà necessario passare a SRL. Attenzione: anche i beni immobili intestati alla società sono parte del patrimonio, quindi sfiorare questo limite diventa molto semplice.

Secondo alert: le spese legate al passaggio da SRLS a SRL, sommate a quelle di apertura della SRLS, sono più alte rispetto all’avviamento diretto di una SRL. 

Inoltre una SRLS vincola i soci a statuti societari vincolati a modelli ministeriali, senza la possibilità di personalizzarli. Al contrario, una SRL ha una maggiore libertà e flessibilità in questo senso. 

Altri limiti sono legati alla partecipazione nella società, riservata a persone fisiche e solamente con conferimento di denaro.

Ha senso quindi partire da una SRLS per avviare la propria attività? Sicuramente dal Decreto Legge citato in precedenza ha meno senso rispetto a qualche anno fa. Detto questo, le attività imprenditoriali sono così varie che è sempre meglio prendere in considerazione ogni possibilità, meglio se in compagnia di un commercialista esperto. Possiamo però ammettere che inizialmente la SRLS è economicamente più accessibile, ma rimane l’unico vantaggio.

SPA SRL SRLS cosa cambia

SPA: società delle delle grandi imprese?

Sulla carta è proprio questa la sua destinazione, ma è altresì vero che grazie alla flessibilità delle SRL non è sempre necessario compiere questo passo. Sono numerosi gli esempi di grandi aziende, anche internazionali, che mantengono la forma di SRL (Dolce e Gabbana, Kiko, Gruppo Coin per citarne alcuni) anche se quotabili in borsa. 

Esatto, proprio qui subentra un concetto estraneo alle tipologie di società viste fino ad ora e che caratterizza la forma della SPA: le azioni. Si parla infatti di Società Per Azioni quando questa è quotata in borsa ed è possibile partecipare acquistando delle quote come forma di investimento.

Questo concetto lega con un filo rosso tutti e tre le tipologie di impresa: si parla infatti di società di capitali, ma solo nelle SPA è possibile per i soci partecipare come forma di investimento. Se si parla di azioni per le SPA, per le SRL e le SRLS si parla invece di quote azionarie. La differenza sta appunto nella finalità di queste quote, che solamente nel primo caso possono accrescere il capitale del socio aumentando di valore (o viceversa). 

Le SPA inoltre hanno una struttura amministrativa più complessa, composta da assemblea, amministratori e sindaci. Avendo inoltre una capacità patrimoniale perfetta, viene meno il ruolo centrale dei soci a favore di quello della società, di cui i soci fanno parte in funzione della percentuali di azioni possedute. Una SPA ha inoltre un capitale sociale minimo di 50mila euro, contro 1€ di SRL e SRLS. 

Perché aprire una SPA e incasinarsi la vita? Grazie all’assemblea dei soci è possibile integrare competenze e capitali nella propria società per mezzo della vendita di azioni. L’amministrazione diventa estremamente complessa, ma spesso necessaria quando si vuole portare un’azienda ad essere una grande impresa. A conferma di questo, tra le 15 società con il maggior fatturato del 2022 sono 14 le SPA e solamente una Srl, al quindicesimo posto.