Come ottengo un codice destinatario

Simona M.
Aggiornato il

La fatturazione elettronica è entrata ufficialmente in vigore e la domanda che spesso ci si pone è: che cos’è il codice destinatario e come faccio ad ottenerne uno?
Si tratta di un codice numerico di 7 cifre ed è l’elemento che permette a soggetti possessori di partita IVA (privati o aziende) di ricevere le fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
A cosa corrisponde? Nella pratica, si può dire che il codice destinatario costituisca “l’indirizzo” del software al quale l’SdI deve recapitare la fattura.
È importante sapere, quindi, come richiedere il codice e, soprattutto, registrare sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’indirizzo telematico sul quale ricevere tutte le fatture elettroniche.

Da chi può essere richiesto il codice destinatario?

Il codice destinatario, conosciuto anche come codice destinatario univoco o codice univoco, può essere richiesto da un soggetto titolare di un canale di trasmissione accreditato presso il Sistema di Interscambio.
Molto spesso, però, il codice destinatario non viene richiesto direttamente dall’impresa o dal soggetto titolare di partita IVA, bensì viene fornito da una software house o dal proprio intermediario; in tal caso, sarà il gestore del programma utilizzato per la fatturazione elettronica a fornire il codice univoco ai propri clienti.

I file in formato .xml, ovvero relativi alle fatture ricevute, vengono ricevuti così direttamente dal software gestionale, il quale potrà anche conservare a norma di legge la fattura in formato elettronico.

Come si registra l’indirizzo telematico?

Per agevolare i processi e rendere più sicuro il sistema di fatturazione elettronica, imprese e professionisti hanno la possibilità di registrare il proprio indirizzo telematico sul sito dell’Agenzia delle Entrate che suggerisce di indicare preventivamente l’indirizzo presso cui ricevere le fatture elettroniche, indipendentemente da quello indicato dal fornitore in fattura.
Per procedere in questo modo, accedere all’interno del Portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, e andare nella sezione Fatturazione Elettronica > Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche.
In questa sezione sarà possibile inserire il codice univoco comunicato dal proprio intermediario, affinché l’SdI consegni tutte le fatture all’indirizzo telematico pre-registrato.
Il codice destinatario può essere univoco qualora si riferisca al software che riceve le fatture; a quel punto, a prescindere dal codice o PEC che il mittente indicherà in fattura, SDI consegnerà all’indirizzo registrato la fattura compilata in tutti i suoi campi.

Dove usare il codice univoco per le fatture elettroniche?

Nel caso in cui si debbano ricevere fatture, è necessario comunicare il proprio codice destinatario all’emittente. Quando si inviano, invece, è necessario indicare il codice destinatario del cliente a cui voler emettere fattura.
Se il cliente è una Pubblica Amministrazione, il codice destinatario fa riferimento a un preciso ufficio o reparto della Pubblica Amministrazione stessa.
Se, invece, il cliente non è una Pubblica Amministrazione, la maggior parte delle volte il codice destinatario non fa riferimento univoco a una sola partita IVA ma a un software di fatturazione usato da più clienti. Non è da escludere l’uso da parte di grandi aziende di un proprio codice univoco destinatario, se questo è collegato a un loro software proprietario, ma le possibilità sono piuttosto ridotte.
È possibile consultare i codici delle Amministrazioni Pubbliche italiane nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA). La presenza del codice univoco garantisce l’univocità del destinatario ricevente, è quindi buona norma comunicare il codice destinatario a tutti i propri fornitori per ricevere le fatture elettroniche.
Nel caso di fattura intestata a persona fisica, nel campo codice destinatario si indicheranno 7 zeri.

In conclusione

Il processo di fatturazione elettronica è più semplice a farsi che a dirsi: le possibilità di gestire il tutto autonomamente ci sono, ma grazie a applicativi intuitivi e poco onerosi la gestione viene notevolmente agevolata per tutti i soggetti IVA coinvolti nella norma. Il codice destinatario permette a chiunque dei soggetti sopracitati di ricevere e trasmettere fatture elettroniche, previa comunicazione dell’indirizzo telematico all’Agenzia delle Entrate.

Un consiglio?

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