Quanto costa davvero stampare i documenti nel 2022?

Stefano Melli
Aggiornato il

“Toccare la carta con mano è diverso rispetto a leggere su uno schermo”. In un’epoca in cui sempre più facilmente traduciamo i testi stampati in documenti digitali, interrogarsi sul ruolo della carta e sul suo consumo è più che legittimo. Quanto costa stampare i documenti?

Certo, la frase in apertura è meglio riconducibile a un libro piuttosto che a dei documenti e in questo articolo parleremo principalmente di scartoffie: fatture, note, F24… Hai sicuramente presente di cosa parliamo. Tuttavia, per quanto non sia l’ultimo libro di Alessandro Baricco a essere messo in discussione, anche sui documenti è ancora molto viva questa sensazione: stampare è più sicuro, “meglio stampare i documenti importanti”. 

Non si dice di conservare i documenti su chiavette usb, che sicuramente andranno perse in chissà quali cassetti, ma esistono soluzioni digitali che mettono tutto al sicuro: i cloud

Da dove arriva la carta che usiamo per stampare i documenti

Tolto il costo della stampante, delle cartucce (soprattutto), della carta e dei faldoni, stampare i documenti ha costi diversi da quelli economici. La materia principale nella produzione della carta sono le fibre del legno e, ovviamente, sono gli alberi a offrirle. Nelle decadi passate abbiamo visto un’intensa azione di deforestazione togliere colore al nostro pianeta, ma recentemente sono tante le normative che sono state introdotte per salvaguardare il nostro prezioso verde.

La carta, infatti, viene principalmente da foreste giovani e per garantire un approvvigionamento ciclico della materia prima sono state create delle coltivazioni ad hoc, dove la ripiantumazione è una necessità prima di tutto per le industrie del legno e della carta.

Gli ultimi anni sono stati anche fondamentali nella diffusione della cultura del riciclio e ad oggi un’altissima percentuale di carta non arriva da materie vergini. Anche le aziende stesse hanno implementato processi per il risparmio energetico e delle risorse, così da diminuire sensibilmente l’impatto ambientale.

E quindi la domanda è: grazie a queste misure, costa davvero così tanto stampare la carta?

Beh, sì. 

Al di là di quanto sia impattante o meno la produzione della carta, sta a tutti noi capire quando sia necessario utilizzarla. Quella di stampare un documento per la conservazione può essere un’abitudine che fa leva su un retaggio del passato, quando il posto più sicuro era il faldone. Ad oggi esistono sistemi che permettono non solo di conservare documenti semplicemente, ma anche di fruirne con estrema facilità.

Immagina la ricerca di una fattura del marzo 2017: non sarebbe più facile svolgerla direttamente dal proprio smartphone tramite una barra di ricerca? 

Questo è quello che proponiamo in tutti i pacchetti rivolti alle partite IVA che ci scelgono: un archivio digitale e sicuro dove poter conservare fatture e documenti a norma di legge, per 10 anni. 

Questa soluzione ci permette di dare una possibilità importante ai nostri clienti: limitare la necessità e il consumo di carta. Perché se è vero che grazie alle battaglie ambientaliste si risparmiano, ad oggi, molte risorse naturali, è anche vero che molte persone danno la carta per scontata. L’utilizzo smisurato di questo strumento porta a un’ovvia crescita della domanda, che si riflette sempre crescente incremento della produzione. 

Il Digitale: un posto sicuro dove conservare i propri documenti

Sono già moltissime le aziende che migrano o hanno già migrato i propri documenti sui cloud, liberandosi della carta e rendendoli accessibili a tutti coloro che possono averne un’utilità.

Prima ancora di parlare delle dinamiche di cloud sicurity, noi consigliamo di esplorare i servizi esistenti più diffusi, quali Google Drive, DropBox o OneDrive. Esistono sia piani gratuiti sia premium che permettono a tutti di trovare la dimensione (digitale) idonea alle proprie esigenze, anche ai liberi professionisti.

Ricapitolando, non stampare su carta i documenti permette un risparmio nei seguenti termini

  • Risorse ambientali 
  • Risorse economiche 
  • Spazio 
  • Tempo di ricerca

Spazio e tempo, oltre a portarci quasi nel panorama lessicale della fisica, non sono da sottovalutare: negli anni i faldoni si moltiplicano e rendono gli armadi dei buchi neri di burocrazia, che attraggono con una forza incredibile il tempo da impiegare per una ricerca. 

Che poi sappiamo come va a finire, l’unico documento che ti serve è sempre l’unico che alla fine non hai stampato.